L'URLO DELL'ARTE

EVENTI ORGANIZZATI DA TOGACI - ARTE A 360°

giovedì 5 gennaio 2012

La Viande Rouge mostra fotografica di Maria Gabriella Cinà

La Viande Rouge
13/01/2012 al 26/01/2012
aperitivo ore 19.30
€10+tessera annuale
HulaHoop Club
via Luigi Filippo De Magistris 91/93,
00172 Rome, Italy
mostra visibile tutti i giorni esclusa la Domenica
18.30 alle 00.00
info:+39 3493191935
http://lipfordtogaci.blogspot.com/




Il 2012 all’Hula Hoop con il progetto Togaci si riparte con un nuovo ciclo di mostre dedicate alla Fotografia .

La mostra che aprirà il calendario di Gennaio 2012 , e la personale di Maria Gabriella Cinà,che si terrà il 13 Gennaio alle 20.00

dal Titolo La Viande Rouge , i scatti della Cinà sono parte di un percorso dove le muse ispiratrici sono due geniali performers , katia stefani in arte Madame Decadent e Chérie Roi.

Il concept della mostra e di Togaci e di Maria Gabriella Cinà il testo e di Camilla Cossu .

L a serata e avrà inizio con performance di Chérie Roi , ispiratasi dallo anonimo nome ,La Viande Rouge (Carne Rossa), Chérie Roi darà una nuova rilettura sobria al mondo del nudo.

[I nudi contemporanei sono contenitori della bellezza “sottovuoto”, immagini di sensi perduti nelle anatomie frammentate che i mass-media mercificano come carne al macello.]

Interessante inizio per poter decidere cosa gli occhi vogliono ancora vedere .



La Viande Rouge

Testo di Camilla Cossu

Gabriella Cinà lavora con il corpo. Il suo lento lavoro di ricerca individuale, atto a scavare dentro il proprio Sé, culmina nell'indagine estetico-artistica che guarda all'epidermide come un terreno da scoprire. Differenti luminescenze si posano sul corpo e indagano le possibilità molteplici della sua morbidezza, lo ri-qualificano quale strumento per eccellenza di una vita che dialoga direttamente con l'arte. Il corpo accoglie e dona la vita, è esso stesso opera d'arte ed apice di una comunicazione intima ed universale, emotiva ed intensa.

Come già in "Pezzi di Vita" (2009), s'impone attraverso gli scatti un gusto per il dettaglio che offre allo sguardo l'aspetto vitale della performance, con tutto il pathos che lo caratterizza. L'atmosfera sospesa si carica di attesa e l'occhio scruta il mistero di un gesto, di un'azione volta ad una nuova scoperta. Corpo ed ambiente copartecipano la diffusa luce rossastra, un velo che accarezza le linee definite degli indelebili segni sul corpo. Disegni variegati che rimandano ad un'epoca che non c'è più, si mescolano con il contemporaneo e rivivono in esso acquisendo un valore sempre diverso, sulla pelle e nel vissuto individuale. Il limite tra soggetto ed oggetto viene abbattuto dal gesto che è fermato nell'istante preciso della sua s-definizione, come a divenire immortale ed irripetibile nella memoria di chi vi guarda dentro. Nei suoi lavori Gabriella Cinà coglie volti densi di emozioni che si susseguono, si rincorrono nella condesazione di un attimo e lascia allo spettatore la libera facoltà di sperimentare a sua volta un percorso visivo e di ricerca interiore che erge il corpo a protagonista assoluto di una nuova arte.


Nausicaà Martino in arte Chérie Roi

PERFORMER

Quando il dolore è matrimonio di arte e vita.
Il corpo come supporto da oltrepassare, non più tramite mimetico della rappresentazione, ma opera d'arte nel suo divenire, nella sua essenza più profonda.
Nausicaa è una creatura senza luogo ne tempo, è un essere che si espone in prima persona alla ritualità dell'esistenza solcandola ed accarezzandone gli abissi. Analizza la vita, i ricordi, le esperienze, i sentimenti, mettendoli a nudo e ponendosi come vittima e carnefice degli stessi.

Nausicaa è gesto.
Nausicaa ha ideato, elaborato, e poi perfezionata in collaborazione con Sylvia di Ianni, la Performance di Body Art “Le Sang D’Ophelie”, rappresentata allo Shango ed al Verso Il Diverso.
In qualità di performer, ancora con la stessa Sylvia Di Ianni e Marilena Masetti Zannini, ha partecipato a “Quadro Di Famiglia” (un tablot vivant di un celebre quadro del Velasquez) e poi allo spettacolo “SS Sindrome di Stoccolma” (ambientato nei Lager Nazisti e rappresentato nel suggestivo scenario della chiesa sconsacrata di S. Cristo a Brescia).

Ha inscenato al BlackOut di Roma, con la band Surgery e Fabiola Prato, una performance di Body Art Estrema e Manipolazione del Corpo.

E' andata in scena, ancora con i Surgery al Qube di Roma, in uno spettacolo di Body Art Estrema eseguito con Soraya Salem's Hole.

Nausicaa ha inoltre collaborato con:

Con Elmerald Bondager a Bologna al Decadence

Con il Maestro Bd in qualità di performer di sospensioni bondage al The Cage di Parma.

Come performer nell’evento il “Corpo Nudo” a cura di Extrema Gendere Art e Marco Fioramanti.
Ha realizzato con Andrea Ropes e Tiger Orchid la Performance “Sex Crime” in Emilia Romagna.
Ha partecipato ad un evento della Maison De La Torture unendo l’arte del Bondage alla Body Art Estrema.
E' intervenuta come performer di sospensioni per Andrea Ropes alla serata “Blood’n Ropes” di La Maison de La Torture sempre in Emilia.
Ha preso parte con Marco Fioramanti e Gianluca Fronda all’evento di Night Italia “The unpublished culture”.
E' andata in scena ne “La Bautta” al teatro TraieVolte (performance caratterizzata dall’uso del fuoco).
Ha scritto ed inscenato, presso l'Ex Mattatoio di Pomezia, la performance "Labirinti dell'Anima", ispirata al manifesto ed alle opere di Silvia Faieta.
Ha collaborato con Tiger Orchid per l'inaugurazione della mostra d'arte Il Viandante e la sua Ombra a cura di Alessio Brugnoli al Centro Labicano Arte Contemporane CLAC, con la Performance di Extreme Body Art "Le Surlangue D'Un Corps".
Ha scritto, diretto e partecipato al video,: Under Seduction By. Dr Shinto. From the album "A Sonic Lobotomy"
Ha collaborato al progetto di Francesca Fini (esperimento Formativo..) ALONE IN THE DARK
Ha scritto e portato in scena la performance "The Black Lines" per l'esposizione d'arte Arte di Silvia Faiete
Ha scritto, diretto e partecipato al video "Le Sang D'Ophélie", with Jerome Advo for France Industrial Sin
Ha partecipato al Vernissage fotografico di Nihil Veilleur-Prêtre a Parigi, portando in scena una performance di extreme body art "Circus of the Cursed Angels", con le musica di In Slaughter Natives.


Gabriella Maria Cinà

nata a Palermo il 6 gennaio 1974 e vivo a Roma.



Fin da giovanissima, avevo 9 anni quando ho avuto in regalo la mia prima macchina fotografica con ottica galileiana, mi sono dedicata alla fotografia. Prima da autodidatta seguendo solo il mio istinto, poi negli anni ho cercato di affinare le mie qualità grazie ai corsi di fotografia ed al continuo e stretto contatto con la macchina fotografica che è ormai parte di me e del mio vivere quotidiano.

Amo riprendere la vita ed i volti che in essa si susseguono in un fluire continuo, sono principalmente una ritrattista di strada.

I volti vengono ogni giorno condizionati dalla 'forma' che pretende di fissare in un ruolo, in una convenzione, in una maschera ogni volto.

Ognuno di noi, per vivere, è costretto ad indossare delle maschere che finiamo per accettare anche se in esse, spesso, non ci identifichiamo.

E' da queste maschere non possiamo sottrarci per non mettere a nudo sogni e desideri segreti, repressi e condannati da un mondo in cui dominano la finzione e il conformismo.

Io sono alla ricerca continua di quello che ognuno di noi nasconde dietro la maschera.

Cerco in ogni volto la verità, quell'espressione che rende unico l'uomo senza condizioni e senza regole

Cossu Camilla

Classe 1982 vive ed opera a Roma

Laurea di dottore in Storia dell'arte contemporanea

Storia dell'arte contemporanea, storia della fotografia, analisi del film, didattica del museo e del

territorio, storia della critica, estetica, sociologia dell'arte e della letteratura, letteratura inglese

Storia dell'arte medievale, moderna e contemporanea, storia del restauro architettonico, storia della

filosofia, della musica, del teatro e dello spettacolo, storia del cinema, museologia, filologia romanza,

letteratura latina medievale ed umanistica, letteratura cristiana antica, letteratura italiana medievale e

contemporanea, lingua e letteratura latina, storia delle tecniche artistiche, legislazione dei beni

culturali, lingua inglese, paleografia e diplomatica, chimica applicata ai beni culturali, architettura del

paesaggio.



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sabato 12 novembre 2011

"LITTLE ANCIENT WORLD " mostra di pittura di Francesca Gerlanda di Francia


Togaci presenta "LITTLE ANCIENT WORLD " mostra di pittura di Francesca Gerlanda di Francia

dal 25//11 al15/12

HulaHoop Club
- Via Filippo Magistris 91/93 -PIGNETO-
Rome, Italy

ore20.00


Francesca Giovanna Gerlanda di Francia ha tre nomi come i nobili e in effetti il suo cognome proviene da un’antica famiglia nobile, eleganza e gusto sono due doti che le appartengono, i tre nomi una dimenticanza di virgole al registro anagrafe.
Nasce in Calabria, a Vibo Valentia, una terra ricca di influenze che nasconde e trattiene nell’...epoca in cui tutto passa attraverso la TV. Il pop degli anni 80/90 si diffonde a macchia d’olio.
Su scenari che conservano il passaggio dagli antichi greci ai normanni fino all’abusivismo degli anni 70, bussano direttamente alla porta di casa la musica di Bowie e dei Depeche Mode, sul tavolo riviste con inserti delle cose introvabili, ovunque pennelli e tele e colori ad olio di un padre che forse si è dimenticato di mettere le virgole ai tre nomi, ma dipinge e lo fa come passione e come mestiere.
Il professor Saverio di Francia insegna infatti figura e tecniche pittoriche al liceo artistico e all’accademia di belle arti di Vibo Valentia

L’ambiente è pregno di stimoli e Francesca, con la mano sinistra ruba letteralmente i pennelli e comincia a dipingere in età giovanissima – un bicchiere con fiori di campo dipinto ad olio è il primo quadro firmato Gerlanda85. Le sue basi tecnico-pittoriche sono classiche, lavora su commissione realizzando copie dei grandi maestri classici, dalle pale bizantine alle pitture rinascimentali. Allo stesso tempo in casa coltiva scimmie di mare, osserva l’esterno con gli occhiali a raggi X e sogna di dominare il mondo con il tele-dominio.

I cartoni animati, i fotoromanzi e i manga giapponesi sono il linguaggio narrativo che più la colpisce, diventano il suo modo di raccontare, un dipingere che somiglia allo scrivere di un narratore che cura gli scenari aggiungendo elementi visionari.

Tutti i suoi studi sono dedicati all’arte. Ottiene il diploma all’Istituto Statale D’arte D.Colao di vibo valentia, prosegue all’Accademia di Belle arti Di Roma, che, ad un esame dalla tesi lascerà, smettendo anche di dipingere.

Le passioni e le necessità. Il suo talento è evidente a tutti, ma come per molti con il solo talento non ci si mantiene. Riesce anche ad entrare alla Zecca dello Stato, ma un impegno di studi full time non le è più concesso. Prova a fare della sua voglia di disegnare un lavoro e consegue un diploma di tatuatore ma sarà con l’apertura dell’HulaHoop che troverà di nuovo una possibilità per riprendere a dipingere e raccontare.

L’arte non poteva mancare in un locale gestito da una di Francia, e in un locale che rispetta l’arte non poteva mancare Togaci, che con il suo fiuto riconosce in Francesca un talento e la stimola a riprendere.

La ripresa c’è ed è a pieno titolo un’arte che si inserisce nel filone surrealista contemporaneo.

Francesca di Francia, in arte - e non solo - Gerlanda, è un’artista contemporanea che porta nella sua creatività l’espressione del suo tempo. Fatevi un giro in questa giostra di mostri.

……….e tutto ebbe inizio all’HulaHoop Club

testo di Elisabetta Trova



Lucia Costa

Lucia Costa è come la sua terra, terra costeggiata dal mare che ribolle e si rigenera: la Sicilia, Catania, l’Etna.

Nasce sotto il segno del leone ed in un’immersione yoga scopre il suo animale guida, il granchio che le dice “sono piccolo ma ben concentrato”.

A diciassette anni incontra la disciplina dello shiatsu che non ha più abbandonato.

L’incontro con lo shiatsu arriva come risposta al suo necessario far confluire mente e corpo. Nella cultura orientale infatti mente e corpo non vengono riconosciute come identità separate - un dolore fisico si può spiegare con una situazione emotiva e una situazione emotiva può trovare rimedio attraverso risorse naturali, perché noi siamo natura.

“Tocco il profondo rimanendo in superficie” dice quando le si chiede del suo shiatsu.

“Trovo il mio centro nel cerchio” dice quando le si chiede del suo hula hop

Impara a danzare grazie all’incontro con Lucia Zahara, insegnante inglese di yoga e danza orientale.

Insoddisfatta dalle aspettative di un’intera vita nell’isola, nel 2009 con uno zaino e 100 euro in tasca parte per Roma, come si fa quando si migra per scoprire.
A Roma trova il modo di esibire la sua necessità di esprimersi attraverso il corpo nella Murga, la tradizionale banda di strada del carnevale argentino composta da musicisti e ballerini; ma Lucia danza dentro il cerchio “per rimanere concentrata nel proprio centro, in armonia con l’eterno movimento dell’universo”.
Questa all’HulaHoop Club è la sua prima esibizione da sola, a noi non resta che girarci a guardare

http://arparmonia.wordpress.com



CRISTIANA LAURI



Moderna trovatora: scrittrice e compositrice di poesie, di testi per le proprie canzoni, nonché di melodie per versi, che interpreta con le sue arpe da menestrello.



La tecnica dell'artista fa eco a una visione del mondo mistica di scenari lontani, donando un' impronta di contemporaneo all'antico strumento.

Collabora con musicisti e poeti: interpretazioni, presentazioni, reading e accompagnamenti.

Conduce sessioni di Meditazione con Arpa e di Yoga della Risata.

Vive a Roma.



Francesca Verusio vive la danza come essenzialità del corpo, istintualità della sensazione. Nella poetica delle sue performances si respira tutta l'attesa dello stare nella non-azione, del lasciarsi danzare, attimo dopo attimo, in una strategia che muove dall'interiorità più profonda per fuoriuscire e tendersi quanto più altrove, e che ha esito formalmente indefinibile.



Mike Papa

NEVERMIKE in arte

Dopo 8 anni di studi musicali, sia teorici che storici che pratici, decide di cambiare radicalmente genere, unendo al suo lavoro da musicista anche un lavoro di ricerca musicale che poi ha sfociato all'interno di vj e dj set riprodotti soprattutto nella zona cilentina. Rimanendo comunque solitario nelle sue composizioni.

Tra campionamenti di rumori e suoni distorti, assorbiti da beat grezzi e scomposti, si sentono le influenze della musica concreta sperimentale anni '40/'50, agli albori di un'evoluzione che passa poi per i Kraftwerk e Aphex Twin, filtrata dalla grande massificazione delle ultime produzioni.

Le frequenze variano e non lasciano indifferenti, anzi proiettano la mente in uno stato di incertezza, assumono il controllo psicologico, provocano un senso di instabilità.

"Un agglomerato urbano" passa dalle casse al timpano e dal timpano al cervello, rielaborato appena chiuse le finestre, attraverso synth, effetti e campionamenti.

NEVERMIKE è un fabbricante di ricordi che suscitano sogni inquieti.

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martedì 13 settembre 2011

ARTE ALL'ANTICO LAVATOIO parte seconda


Settembre, il mese che preclude all'autunno ,ma che è ancora sfavillante, ricco di colori, pieno di profumi di un'intensità che richiama l’arte al l’antico Lavatoio di Guidonia Montecelio .
Dal 23 al 26 settembre ancora farà da location l’antico Lavatoi sotto la guida di Maria Antonietta Cardea ,e artisti che confluiscono, per dar vita a scenari nuovi nell’incantato lavatoio del XIX sec.
IL lavatoio diventa una atelier e l’ar...te la si sperimenta in situ la vita torna a fluire con passione ed energia .
Attraverso la pittura ,la grafica ,l’installazione ,la fotografia ,performance, video arte ,il lavatoio si anima di luce e nuove prospettive dove la sinergia tra contemporaneo e antico ascolta il proprio movimento.
TOGACI

Artisti che lasciano un segno del loro passaggio :
Marcello Toma ,pittore
Silvia Faieta , grafica
Togaci ,pittrice
Maria Antonietta Cardea proiezioni fotografiche
Alessandra Capolei ,pittura installazione
Gnani,writing,
Giulia Nardinocchi , fotografa
Giulia Virgilio,fotografia ,pittura, moda
Veronica Rainfall,fotografia
Fiori eco Montecelio ,installazione

Fabiola Prato , performer
"LEVARSI L'ANIMA LAVARSI"

"ANTICO LAVATOIO"

DAL 23 AL 26 SETTEMBRE

VIA SANTA MARIA 34

Guidonia Montecelio (RM)

Vernissage 23/09/2011 dalle ore 19.30 alle 24.00

Orario di visita per i giorni a segure 17.30alle 24.00



Come Arrivare:

In auto:

da Roma si puo’ percorrere la Tiburtina fino a Settecamini e poi proseguire per Guidonia Montecelio o percorrere la A24 Roma L’Aquila fino al casello di Tivoli e poi ricongiungersi alla Tiburtina.

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mercoledì 25 maggio 2011

“The Black Line”- mostra personale di Silvia Faieta-


La prima mostra personale dell'artista inaugura venerdì 3 giugno 2011 alle 19 e 30, alla Galleria di Architettura Come Se di via dei Bruzi 4/6 nel quartiere di San Lorenzo a Roma.




Spirali, sfere, geometrie, simboli, condensazioni, epicentri. Bianco e nero. Infinito e finito. Questo è quello che la disegnatrice Silvia Faieta ci spinge a osservare con la sua “biro su carta”, ricreando un emisfero di mondo che più ci appartiene, ricreando una lontananza come un segno da toccare. Spirali, sfere, geometrie, simboli, condensazioni, epicentri. Bianco e nero. Infinito e finito. Questo è quello che la disegnatrice Silvia Faieta ci spinge a osservare con la sua “biro su carta”, ricreando un emisfero di mondo che più ci appartiene, ricreando una lontananza come un segno da toccare.

L'esposizione continuerà fino a sabato 25 giugno 2011. Al vernissage possiamo ammirare le opere della Faieta e assistere alla performance di body art “Labirinti dell'anima” di e con Nausicaa Martino accompagnata dalle musiche di “I,Eternal”, dove il corpo diventa metafora di dolore e significato di vita.

Silvia Faieta propone nuovi lavori che si aggiungono agli altri suoi disegni che l'hanno fatta notare al pubblico e alla critica. La ricerca e la provocazione è una costante di similitudine nell'arte che viene presentata, una forma di quantità e qualità, evidenziata con linee nere, rotondità e schemi di assoluta riservatezza, all'interno del cosmo. I colori si mostrano solamente in bianco e nero, tutto rappresentato con perfetta maestrìa e sostanza. Il nero come scenografia di impressioni, il bianco come chiarezza alle perplessità. Silvia Faieta rappresenta un'espressione artistica inedita e personale, una sintesi di ideologie simboliste e universali.

L'arte contemporanea, dunque, diventa un ignoto da scoprire attraverso costanti bianco e nero e linee, simmetrie e figure in cerca di definizione. Il linguaggio dell'anima si mostra consapevole di attenzione e meditazione e nelle opere di questa mostra, l'osservatore è partecipe di questa particolare definizione dell' Essere. Ogni quadro decifra un significato che, in fusione con gli altri, costituiscono il Regno di quel respiro tanto desiderato. Attraverso tutto, si nota un'attraente identità nascosta, che viene a galla con quella difficoltà che a volte risulta semplice da intuire.

Un'opera di Silvia Faieta è una prestigiosa poesia in forma di sensi, in cui lo sguardo si fa critico e diverso ad ogni visione. Percepire emozioni e sensazioni è una voluta partecipazione al capirsi dentro e fuori.








Biografia Silvia Faieta

Nasce a Latina il 22/06/78. Vive e lavora a Roma.
Ha conseguito la Laurea Triennale presso la Facoltà di Ingegneria Elettronica all'Università di Tor Vergata a Roma.
Gli studi scientifici hanno sempre accompagnato quelli artistici, influenzando gli strumenti espressivi e tecnici dei suoi lavori. Un'arte visionaria la sua, che con tratti meticolosi della penna, elabora su carta, spazi sconfinati della mente e dell'inconscio.
Le sue opere hanno ricevuto importanti premi e riconoscimenti, tra i quali “Timbro d'Autore”, “Coppa Image”, e “Art Golden Card”.
Dietro invito ha esposto presso varie strutture tra le quali la Galleria Forum Interart, il CNR, il Palazzo delle Esposizioni e Palazzo Barberini a Roma e alla Galleria “La Carre d'Or” di Parigi. Nel 2009 viene selezionata come giovane promessa dell'arte contemporanea per “Avvertenze Generali”, esponendo le sue opere presso i Mercati di Traiano a Roma.
Ha recentemente pubblicato “Circus”, primo lavoro come co-autrice di fumetti per la casa editrice “Cronaca di Topolinia”. Nel 2011 espone alla sua prima personale alla Galleria Come Se di Roma.

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domenica 8 maggio 2011

"Forma-Mente"



personale di Eleonora Gianfermi

dal 18 maggio al 31 maggio 2011



mostra a cura di Togaci

Presso:HulaHoop Club

via L.F.De Magistris 91/93

zona Pigneto Roma



APERITIVO CON TESSERA ORE 19.30



DJ SET

Fred Montgomery-Piccolino



ORE 20.00



PERFORMANCE & BODY PAINTING

Erica Muraca e Eleonora Gianfermi

musiche di Fred Montgomery-Piccolino


Eleonora Gianfermi



http://myspace.com/eleonoragianfermi

Eleonora Gianfermi, “Forma-Mente”

Nella natura le risposte nel cuore la strada. E questa strada si inerpica nel pieno dell'asimmetria, tra spirali repentine e suggestioni curvilinee. I tratti di questo percorso ora si modulano in maniera corposa, stagliando immagini per negativo, ora definiscono direttamente l'insieme pittorico.

I colori sono vivi e pieni, la loro densità è pari a quella di un'emozione in presa diretta. Non a caso sono pressoché assenti le sfumature: nella vita che si trasforma in immaginazione non ci sono ombre. Non quando la realtà è sintetizzata attraverso le proprie personalissime forme.

Tutto va bene per arrivare a questo fine, dai cartoni al corpo, dal cuore alla mente, dal sogno alla fantasticazione.

Nasce a Roma nel 14 luglio del 1980, inizio ad approcciarmi da autodidatta al disegno e alla pittura, come tutti, da bambina ma poi non ho più smesso.

Grazie a NUA ho incominciato ad esporre nel 2006 poi un anno dopo ho trovato TraslochiAdArte con la quale ho iniziato a collaborare e tuttora si collabora.

Sono stata un autodidatta fino a Gennaio del 2011 quando la mia Strada ha incontrato il mio Maestro Fulvio Masciangioli con lui sto imparando l’arte della pittura .




Erica Muraca

(Guastalla RE, 26.07.1984)



facebook.com/ericammi



"La danza ci aiuta ad entrare in sintonia con il ritmo interiore del corpo, con la Vita". La danza, dunque, intesa come conoscenza del proprio corpo, esortazione alle donne a riconoscersi e comprendersi nella propria unicità ed eccezionalità, la danza come valorizzazione del proprio ventre vissuto come centralità del proprio essere.





Laureata presso Almamater Studiorum Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia,Laurea Specialistica in DAMS Discipline Teatrali.

Operatrice di Teatro Sociale formatasi presso l’ Associazione ‘’Oltre le parole’’ Onlus di Roma nell’anno 2010



Studia recitazione dal 1998 con: Gigi Tapella, Lucia Perego, Clementin Yelnik, Marco Manchisi, Mariangela Dosi, Letizia Quintavalla,

Nirupama Nityanandan, Gianfranco Anzini e Loredana Perissinotto.



Studia danza hip hop e contemporanea dal 1998 con: Enzo Celli, Federica Galimberti, Lucia Parego , Gus Bembery, Sonia Bianchi, Martina Mascitti, Elisa Davoli, Camilla Negri, Cècile Bargiarelli, Roberta Voltolina, Philipe Lesdemà.



“Macbeth” regia di Lucia Perego, 2000

“Quell’abisso in fondo al cuore”-liberamente tratto da “La fine del Titanic” di Enzensberger- regia di Gigi Tapella, 2001

“Ossessione” regia di Letizia Quintavalla, 2004

‘’Servi di scena’’ regia Gigi Tapella, 2005



‘’Iliades’’ regia di Gigi Tapella all’interno del Festival de la Luzège, Lapleau, Francia. Anno: 2005

‘’Giselle’’ coreografia di Enzo Celli con Botega Dance Company, produzione G.T.O., Roma. Anno: 2010

‘’150 anni in un giorno’’ regia Leonardo Petrillo e Pascal La Delfa, produzione Teatro Golden. Anno: 2011



Lavora come regista di teatro per la creazione ‘’Il grande maestro’’ liberamente tratto da ‘’Il maestro’’ di Ionesco all’interno di Zona Franca,

Festival di creazioni artistiche per un pubblico giovane, al Teatro delle Briciole-Teatro stabile d’innovazione di Parma. Anno: 2004.



Insegnante di danza hip hop ed espressività corporea dal 2007.


Fred Montgomery-Piccolino

www.myspace.com/federicaitaliano



A Fred Montgomery-Piccolino piace far ascoltare e conoscere la musica che ascolta ogni giorno dalle sue cuffie, che l'accompagna sulla metro e mentre gira in bici per le strade. Non c'è un unico genere o filone, ma i singoli pezzi sono tutti riconducibili alla voglia di condividere con orecchie curiose scoperte e talenti della scena musicale indie-rock/pop, elettronica, downtempo e alternativa contemporanea.

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martedì 2 novembre 2010

Silvia Faieta e Nausicaa Martino in "Labirinti dell'anima"

"Labirinti dell'anima"  presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia Vernissage e Performance 4 novembre 2010 Via Carlo Ca




"Labirinti dell'anima" presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia

Vernissage e Performance 4 novembre 2010
Via Carlo Cattaneo 2 Aprilia
Ora 21.30

Esposizione d’arte e Performance
connubio tra Silvia Faieta e Nausicaa Martino

Silvia Faieta artista visionaria dove con tratti meticolosi elabora spazi sconfinati della nostra mente e del nostro inconscio.

Nausicaa Martino AnArchist/Performer la sua tela e il suo corpo attenta ai moti dell’anima,lei indaga negli orifizi dell’inconscio.

Labirinti dell'anima da vagare, nastri da districare, nebbie da dissolvere, esperienze da superare,intrighi da risolvere!
Questa unione fa riemergere un'esigenza ineluttabile dell'uomo, specie di quello moderno: il bisogno di riconoscersi in simboli, tradizioni e continuità che formino un orizzonte di confine,di appartenenza a un luogo, di radicamento in una terra. Il labirinto cerca i passi più nascosti dell’anima.
I nastri presenti nelle opere di Silvia Faieta rappresentano le strutture complesse e ramificate dei pensieri dei sentimenti,divenendo l’anello di connessione di tutti i lavori presenti in mostra.
Il gesto simbolico dei pianeti rappresenta la rivoluzione e la ricerca di un ordine interiore,una ricerca che attraversa tutte le contraddizioni dello spirito e del corpo,una lotta eterna tra muscolo e riflessione dell’anima.
Nella performance di Nausicaa Martino si crea l’addomesticare di prospettive,dove l’anima plasma il suo percorso, un suo labirinto che inizia con un tracciato nero nel quale il tormento dell’anima cela la sua danza. Il nero è la negazione del colore. Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. E’ il "no", in opposizione al "sì" del bianco. Il bianco è la pagina vergine sulla quale si può ancora scrivere la storia, il nero è la conclusione definitiva. Il nero ed il bianco sono i due estremi, l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine.
Ma nel mezzo …il colore rosso… la passione… il totale abbandonarsi, come il venire del divenire oggetto di piacere . Il rosso rappresenta uno stato fisiologico che provoca energia. Accelera il polso e la respirazione, aumenta la tensione. Il rosso è simbolo del sangue, della conquista, della fiamma che illumina lo spirito umano. In termini temporali, il rosso è il presente.

Togaci










Silvia Faieta è nata a Latina il 22/06/78.Vive ed opera a Roma.
Ha conseguito la Laurea Triennale presso la Facoltà di Ingegneria Elettronica dell’Università di Tor Vergata in Roma.
Gli studi scientifici hanno sempre accompagnato quelli artistici,influenzando gli strumenti espressivi dei suoi lavori.
L’ arte di Silvia Faieta, verte in varie angolazioni, profondità , sfondi,fughe,lontananze,gradazioni,successioni di piani e laboriosità intellettive .
Le sue opere hanno ricevuto importanti premi e riconoscimenti tra i quali “Timbro d’Autore”,”Coppa Image” e ”Art Golden Card”.
Dietro invito ha esposto presso la Forum Interart,il CNR,il Palazzo delle Esposizioni,Palazzo Barberini in Roma,Galleria “Le Carre d’or” di Parigi ed altre località italiane. Nel 2009 viene selezionata come giovane promessa dell’arte contemporanea per “Avvertenze Generali”,esponendo le sue opere presso i Mercati di Traiano in Roma .

Sito web: www.myspace.com/silviafaieta
Email: s.faieta@yahoo.it
"Labirinti dell'anima"  presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia Vernissage e Performance 4 novembre 2010 Via Carlo Ca
"Labirinti dell'anima"  presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia Vernissage e Performance 4 novembre 2010 Via Carlo Ca



Nausicaa Martino
Ha collaborato con Elmerald Nondager a Bologna con Maestro Bd al The Cage a Parma come Performer di Sospensioni Bondage. Performer nell’evento il Corpo Nudo a cura di Extrema Gendere Art e Marco Fioramanti.Ha realizzato con Andrea Ropes e Tiger Orchid la Performance Sex Crime in Emilia, unendo l’arte del Bondange alla Body Art Estrema un evento della Maisone De La Torture e di nuovo con Andrea Ropes come Performer di Sospensioni alla serata Blood’n Ropes di La Maison de La Torture sempre in Emilia.

Ha elaborato con Syvlia di Ianni a Roma allo Shango la prefazione alla performance Le Sang d'Ophèlie portata poi completa a Verso il Diverso evento dei Bloody Cirkus.
Ha collaborato con Marco Fioramanti e Gianluca Fronda all’evento di Night Italia The unpublished culture al teatro TraieVolte.

Ha collaborato con Syliva di Iannie e Mariaelena Masetti Zannini come Performer, a Quadro di Famiglia un tableau vivant di un Quadro del Velasquez e nello spettacolo SS Sindrome di Stoccolma dentro i Lager Nazisti a Brescia alla Chiesa di S.Cristo.In scena con il gruppo Romano Surgery e Fabiola Prato al BlackOut con performance di Body Art Estrema e Manipolazione del Corpo.



"Labirinti dell'anima"  presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia Vernissage e Performance 4 novembre 2010 Via Carlo Ca
"Labirinti dell'anima"  presso lo Spazio dell’ Ex-mattatoio di Aprilia Vernissage e Performance 4 novembre 2010 Via Carlo Ca

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