Sulle strade della Notte - Inchiesta sulle abitudini notturne dei cittadini, tra soliti noti e incontri insospettabili (da "Il Mattatoio" del 20/12/2009)
dal nostro inviato Marco Lipford
Strani movimenti nelle strade in città. Da qualche tempo in qua, verso sera le arterie principali si svuotano e il traffico confluisce in zone una volta più discrete. Per l'inchiesta del giorno ci siamo appostati all'ombra di viali alberati, lungo guardrail arrugginiti da aerosol di smog, dove la processione serale raggiunge le sue mete di pellegrinaggio. Tutti incolonnati, il piede sempre sulla frizione e un occhio gettato oltre il lunotto. Dai lati delle carreggiate auto ferme in contrattazioni estemporanee, tra urla, risa sguaiate e frasi a denti stretti.
Qual'è la ragione di tutto ciò? Secondo i benpensanti, pura perversione “figlia della noia” (ma sono sempre di meno a pensarlo), per altri ricerca di compagnia nelle malinconiche sere di questo freddo inverno cittadino. Per tutti gli altri, “..curiosità!”
“Ero qui di passaggio” dice Oscar, 43 anni, al volante di una grossa berlina blu dai vetri oscurati.
“A dire il vero, mi hanno chiesto di deviare. Ma non è per me.” tiene a precisare.
“Io tengo famiglia, vorrei solo tornare a casa..” commenta Luigi, 37 anni, libero professionista, coperto da impenetrabili lenti da sole. ..”magari prima che mia moglie torni dal catechismo.”
Le poche auto delle forze dell'ordine si fermano per lo più in caso di tamponamenti, assai frequenti visto l'impressionante numero delle auto in fila. Agenti distratti interrogano gli automobilisti dei veicoli coinvolti nei sinistri per controllare che la situazione non degeneri.
“E' tutto sotto controllo.” dice Pasquale, 30, in servizio da quando ne aveva diciotto. “L'unico problema è che questi sinistri causano rallentamenti alla circolazione.” Quando gli chiediamo della situazione circostante alza le spalle e fa: “Si tratta di pochi pervertiti, adesso ci sono cose più urgenti a cui pensare.” Le file aumentano, e alle undici di sera si è creato ormai un ingorgo. Le auto ferme con le quattro frecce ai lati della strada non si contano più. La situazione però non sfugge di mano, e anzi gli automobilisti appaiono abbastanza disciplinati, a parte qualche sporadico colpo di clacson. Automobili di ogni cilindrata cercano di sgommare via appesantite dal carico. Monovolumi, furgoni per gli incontentabili, e in mezzo alle code spunta anche qualche tir. I più intrepidi svicolano via sopra uno scooter a casco doppio.
L'aria della sera punge, anche se tra i fumi di scarico di veicoli che non riescono più ad andare da nessuna parte il dettaglio non si avverte. Mentre torniamo alla base, nella carreggiata opposta ci imbattiamo in Luigi, che fa finta di non vederci. Evidentemente non è riuscito a tornare a casa in tempo. Sarà una lunga notte..
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