LIBERA–AZIONEA cura di Giulia Spernazza, Lipford Togaci e Alessandro Calizza
Lo Studio Artistico Evasioni presenta:
LIBERA–AZIONE
A cura di Giulia Spernazza, Lipford Togaci e Alessandro Calizza
25 aprile ore 18.00
StudioArtistico Evasioni
via de' delfini 23, Roma.
25 aprile: è una data, ma un percorso come quello che porta a una presunta liberazione è un processo lungo e tortuoso. Oggi, in Italia, quale senso ha festeggiare la Liberazione? Forse è auspicabile evitare le automatiche strumentalizzazioni e cominciare invece una riflessione - al di là di ogni ideologia politica - sul significato di questa festa. Forse è possibile arrivare a una lettura diversa (da quella solita e istituzionalizzata) tramite l'arte, che mai come di questi tempi deve creare movimento, lanciare messaggi.
"Un'azione senza pensiero non è un'azione, ma una stupida perdita di energia. Un pensiero vuoto e privo di vita è un pensiero inutile."
L'azione è quanto mai necessaria, in quanto le battaglie per la libertà si compongono di azioni, anche quelle più piccole, quotidiane. E' possibile ritrovare anche nella libertà dell'espressione artistica l'ispirazione per affermare la propria, reale libertà. E non surrogati d'istituzione. Noi crediamo che questo sia un modo valido per rendere onore a ogni battaglia combattuta per la liberazione, soprattutto di fronte ai repentini cambiamenti di concetti come questo (e tanti altri) di fronte al mercato globale.
Per un solo giorno, poeti, scrittori, fotografi, pittori,attori per esprimersi e parlare di libera–azione.
Parteciperanno:
Alessandro Calizza (Pittore)
Valerio Giacone (Pittore)
Marcello Toma (Pittore)
Marlene Tamburini (Pittore)
Chiara Caprasecca (Fotografo)
Gabriella Maria Cinà (Fotografo)
Reverendo Darkan (Fotografo)
Bernardino Venanzi (Fotografo)
Clara Maffei (Scultore)
Giulia Spernazza (Scultore)
Togaci (Installazione)
Marco Lipford (Poeta)
Valerio Di Benedetto (Attore)
Patrizio D’Amico (Scrittore)
Luca Basile (Attore)
Elisa Menon (attrice)
Sergio Conti (poeta)
Paladino Sghembo (poeta)
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Saldi di inizio stagione
Eccoli sopra il palco, riesci a vederli?
Il loro invisibile spettacolo
è nel tentativo di restar nascosti
per evitare il peso di sovrastrutture
che crollano, che vengono via
come monili che si spezzano.
Quando calerà il sipario sui loro schermi,
tutto apparirà più chiaro:
vendere l'anima allo specchio
non è un peccato originale.
Oc-culti
Carri armati di civile arroganza
o micro-celle di furbo impatto
non sono che il rigurgito della cancrena,
rumori per coprire le urla di un pianeta,
parabole di un impero che declina,
come il sonno di occhi aperti
dietro schermi sempre accesi.
Restare uniti per non sparire giù nel gorgo
quando il diavolo avrà cambiato la sua cucina,
somiglia a spazzare sotto al tappeto
e confidare in ciò che ha buona apparenza.
Il resto di ciò son malcelati culti della persona,
o precoci condanne di chi ha veduto nella violenza.
Le mani del signore
Le mani del signore affondano dentro tasche bucate.
L'ipocrita è antipatico per primo a se stesso.
Le passioni più grandi le solleva l'egoista.
Scordati da me dettagli di forme intrisi:
i miei occhi son pieni di odio.
ecco perché ho aperto i libri dell'ombra
e ne divoro pezzi su pezzi.
Finché non ti verrò a trovare,
ma scombinando le tue coltri,
e possedendoti nel sonno.
Marco Lipford
Etichette: poesia /scrittura /foto/pittura /scultutra
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